Logo
tartare di tonno

Cucina gourmet

“Gli animali si nutrono, l’uomo mangia e solo l’uomo intelligente sa mangiare”.

(Cit. Jean Anthelme Brillat-Savarin)

Il termine Gourmet vuol dire “buongustaio”, colui che sa mangiare, che conosce ciò che mangia.

Di conseguenza la “cucina gourmet” indica una “cucina per buongustai” o meglio per una cerchia di intenditori di cibi di qualità e dei cibi preparati con ingredienti rigorosamente selezionati dal primo all’ultimo, non solo per le loro caratteristiche organolettiche ma soprattutto per le loro proprietà.

“La vita è troppo breve per bere vini mediocri” diceva Goethe …la stessa cosa vale per il cibo!

La cucina gourmet non è un punto di arrivo ma un trampolino di lancio; ciò che si prefigge non è solo la mera bontà del piatto ma la volontà di sperimentare nuovi accostamenti di sapore, il creativo al servizio di materie prime, portarti per mano dentro un’esperienza sensoriale.

Non solo la forma, ma anche la sostanza infatti è importante (vedi qualità delle materie prime, da produttori eccellenti).

In Italia, patria della cucina mediterranea, il termine gourmet indica le eccellenze alimentari, ovvero una cucina che oltre ad essere gustosa è soprattutto sana.

il gourmet non è nato per scoprire nuovi alimenti ma per distinguersi da quelli della massa.

Occorrono anni di esperienza, di lavoro meticoloso e appassionato, di continue sperimentazioni , solo così si possono compiere dei passi in avanti e migliorare sempre.

Una competenza in aggiornamento continuo, una dedizione che costa fatica. Non ci si improvvisa gourmet, né ci si sveglia al mattino col pallino della ristorazione; bisogna invece rimboccarsi le maniche, impregnarsi delle tradizioni e ideare le varianti, costruire il proprio bagaglio di conoscenze e saperle manipolare, con la propria arte, che soprattutto in cucina, ha lo scopo di comunicare.